“Prima i Giudei”: era il motto di Archelao che come il padre Erode non poteva soffrire chiunque potesse disturbare i suoi comodi, e mettesse in pericolo il suo potere e così la nostra Sacra Famiglia, dopo essere emigrata in Egitto (a la faccia di chi afferma che Gesù non è mai stato migrante….) dopo un po’ di anni ritorna in patria ma la notizia che il figlio del re Erode era diventato governatore, conoscendo il padre, Giuseppe preferisce allontanarsi dalla loro terra, da quella dei loro avi (Gesù per chi non lo sapesse era “figlio di Davide” e quindi naturalmente non Galileo… per andare a vivere lontano, tra gli stranieri, appunto in Galilea
Una Famiglia Sacra ma anche un tantino perseguitata dai giochi di potere di allora.
Oggi qui davanti a Gesù non possiamo non pregare e non ricordare tutte quelle famiglie che a causa di tanti Archelao o Erodi di turno, soffrono, perdono la vita, vengono cacciate o deportate… tra queste famiglie c’è sicuramente Gesù, Giuseppe e Maria che continuano ancora oggi il “pellegrinaggio” con i sofferenti, i poveri, gli emarginati, i rifiutati, gli sfruttati, gli scarti di questo mondo….
Chiediamo al Signore che apra il nostro cuore che lo riempia di verità e di discernimento e non di propaganda o egoismo, proprio in questo momento, mentre tu sei qui a pregare, mentre ti sembra di fare una bella cosa per Gesù, tanti Gesù sono in “crociera” su una nave da giorni, dormono per strada tutte le notti, non sanno come fare a mangiare, hanno perso il lavoro, stanno annaspando nelle acque gelide del Medi-Terraneo o sono in cammino da mesi per cercare un po’ di pace e di serenità, quanti Gesù soffrono per la mancanza di una famiglia devastata dall’egoismo; quanti Gesù di ogni colore, razza e nazionalità, stanno soffrendo… e tu?
Ieri abbiamo celebrato la festa della famiglia, abbiamo fatto festa a tante famiglie che con la loro fedeltà nell’amore sono di esempio e di incoraggiamento per tutti noi, ma soprattutto dobbiamo ringraziare il Signore perché dobbiamo accorgerci che tutto ci è stato donato e quindi a nostra volta dobbiamo condividerlo con i fratelli.
Fermati a pregare e soprattutto preparati a uscire di chiesa per continuare il dialogo con Gesù nel volto dei poveri che incontri.
Don Mario